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Nemmeno gli scrittori di fantascienza avevano mai immaginato che un giorno le strade di Tokyo sarebbero state affollate di turisti stranieri ansiosi di scoprire un mondo scintillante e pieno di riferimenti così lontani dalla loro cultura. Fino a pochi anni fa sembrava uno scenario irrealistico e la capitale una meta soprattutto per iniziati e yamatologi, ma nel frattempo l’influenza della cultura popolare giapponese è cresciuta a dismisura. Sebbene gli anni ruggenti dell’economia nipponica siano finiti da quasi tre decenni e Tokyo stia vivendo un ridimensionamento dovuto anche alla svalutazione dello yen, la città ha ancora molto da offrire: è estremamente sicura, vivibile – quasi a misura d’uomo nonostante le dimensioni e la densità abitativa – godibile e goduriosa. La massiccia e relativamente nuova presenza di stranieri, tuttavia, genera anche preoccupazioni per l’overtourism e il proliferare di uno sviluppo urbano allarmante. Perfino qui, dove la transitorietà è nel dna e demolizioni e ricostruzioni dovute a guerre e calamità naturali sono cicliche, si teme una crisi più profonda e la società mostra alcune crepe. Come il fenomeno dei Tōyoko kids, adolescenti traumatizzati che vivono per strada e che incrinano l’immagine pulita e ordinata che abbiamo del Giappone. A livello politico si affacciano bizzarre forme di populismo, incarnate da youtuber e influencer strampalati che sembrano voler confermare tutti i paradossi di una società ultradisciplinata, che ha valvole di sfogo per noi incomprensibili: caffè a tema di ogni genere, host club le cui clienti si indebitano e finiscono in brutti giri solo per catturare per un po’ l’attenzione di un ragazzino alla moda, manifesti elettorali con cani, pornostar e supereroi. Quest’arte e abilità nel cercare una via di fuga, intrinseca alla città, è sempre più richiesta in un pianeta così turbolento e trova negli anime e nei manga la sua punta di diamante, lo strumento di soft power più efficace. L’eccellenza dell’industria giapponese sembra essersi spostata nel mondo dell’immaginazione e del desiderio, una fantasia che si può consumare dal proprio divano ma che molti vogliono toccare con mano e respirare viaggiando fino a Tokyo. Sembra poco, ma non lo è. Giorgia Sallusti è autrice della rubrica Consigli d'autore su questo numero.

The Passenger – Tokyo

Iperborea, 2025.

Puoi trovarlo qui.

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Dai manga al sushi, all’estetica del kawaii, dai kimono ai rituali del tè, il Giappone è ormai entrato prepotentemente nel nostro immaginario e nella nostra vita quotidiana. Una guida d’eccezione ci accompagna in un viaggio tra gli aspetti più popolari e quelli più misteriosi del Paese del Sol Levante.

Il Giappone è diventato sempre più vicino e familiare, come testimonia la diffusione di tantissime parole e pratiche che nella terra dei ciliegi trovano origine, da sumōgeisha, da kamikaze a kimono. Tuttavia, mantiene il fascino intatto dell’altrove. E forse proprio per questa commistione di prossimità e lontananza il Giappone seduce e incanta.
Giorgia Sallusti ci invita a esplorare la storia del Giappone, le sue leggende, gli oggetti della vita quotidiana, i personaggi e gli artisti che ne hanno costruito l’identità e molto altro attraverso undici vie d’accesso, undici parole che aprono finestre su un mondo in buona parte ancora da scoprire.
A queste e ad altre domande il libro risponde, regalandoci anche il piacere di bere una tazza di tè scoprendone i segreti legati all’estetica del buddhismo zen.

Nella terra dei ciliegi. Undici modi per scoprire il Giappone

Editori Laterza, 2024.

Puoi trovarlo qui.

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Avreste mai pensato di bere un whisky con un uomo-pecora, o di mangiare un’omelette nel ristorante dove si pianifica un assassinio su commissione? Poniamo che vi troviate a Tōkyō per qualche giorno. La città è sterminata e voi avete in tasca i romanzi di Murakami Haruki. Che ne dite di chiedere allo scrittore di Norwegian wood di farvi da guida? Dalle pagine dei suoi libri ai vicoli illuminati della città, ai grattacieli, passando per i tentacoli sotterranei, con A Tōkyō con Murakami l’autrice Giorgia Sallusti vi trascinerà da un quartiere all’altro della capitale giapponese sulle tracce dello scrittore. La Tōkyō di Murakami ci porterà nelle librerie di Kanda e Shinjuku, nelle panetterie, a passeggiare per parchi e lungo i fiumi come il protagonista dell’ultimo romanzo, La città e le sue mura incerte, alla ricerca di una vera città che sentiamo pulsare sotto di noi. Andremo a correre coi Beatles nelle cuffe per le strade dei quartieri residenziali, e ci riposeremo seduti sull’erba davanti al Meiji Jingū Stadium durante una partita di baseball degli Yakult Swallows. Così, A Tōkyō con Murakami vi presenta la città come un universo in eterno movimento, alla ricerca di questa metropoli cangiante in cui esplorare gli angoli, gli incroci e le strade che Murakami Haruki ha intessuto in più di quarant’anni di libri.

A Tōkyō con Murakami. La città che gira le viti del mondo

Perrone editore, 2024.

Puoi trovarlo qui.

Un ragazzo salva una tartaruga e questa per sdebitarsi lo conduce al palazzo del re dei mari. Oppure salva uno squalo, che finisce per annidarsi nello stagno del suo giardino, e infine gli procura un tesoro. Un samurai sposa una bellissima ragazza di origini ignote, finché un giorno non si accorge che dal suo kimono spunta una coda fulva. E come mai quella mosca che ronza in cucina sembra avere proprio le abitudini del nonno, morto poco tempo fa? “Dobbiamo più alle nostre illusioni che alla nostra conoscenza”, scriveva Lafcadio Hearn in "Glimpses of Unfamiliar Japan", una delle numerose opere in cui raccolse, tradusse e commentò storie del Giappone tradizionale, intuendo che l’unico modo per mostrare e raccontare le peculiarità di quel Paese agli occidentali era attraverso il complesso delle storie del folklore e del mito. In questa antologia vengono presentati quarantaquattro racconti di Hearn, di cui nove mai apparsi prima in Italia, tradotti in uno stile moderno ed elegante da Andrea Cassini, e affiancati da stampe artistiche di autori classici come Utamaro, Kuniyoshi e Hokusai. Con un saggio introduttivo di Giorgia Sallusti.

Racconti del folklore giapponese

di Lafcadio Hearn; a cura di Maria Gaia Belli, traduzione di Andrea Cassini, prefazione di Giorgia Sallusti

Rizzoli, 2024.

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Dagli anni Ottanta a oggi la cultura pop giapponese ha sovvertito i generi così come erano descritti nel nostro immaginario televisivo, dalle réclame di elettrodomestici giocattolo «per bambine» al canale successivo con Jun che entra nel robot di Venus Alfa per distruggere i nemici. L’esperienza del transfemminismo ha abbracciato un immaginario di resistenza – basti pensare allo slogan «fight like a girl» associato a Sailor Moon – che in Genere e Giappone si ritrova nella testimonianza di come la cultura pop giapponese di manga e anime sia diventata anche la nostra. Passando dal corpo mostruoso alle battaglie tra le stelle, dagli animali fantastici alle condizioni del lavoro femminile, questo libro è una collezione di scritti che vuole restituire un’idea plurale e queer dei fumetti giapponesi e anche una rilettura critica di quello che i manga ci hanno raccontato.

Genere e Giappone. Femminismi e queerness negli anime e nei manga

A cura di Giorgia Sallusti

Con i contributi di: Asuka Ozumi, Virginia Tonfoni, Mara Famularo, Giorgia Sallusti, Alex Grisafi, Diletta Crudeli, Francesca Torre, Carla Gambale, Marianna Zanetta, Francesco Osmetti, Antonia Caruso, Andrea Pancini

Asterisco edizioni 2023

Puoi trovarlo qui.

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Podcast

Giorgia Sallusti propone un viaggio nel paese del Sol Levante, così come non ve lo hanno mai raccontato. A partire dai luoghi comuni, Yamato approfondisce numerosi aspetti della cultura giapponese: dal sushi ai samurai, dal significato dei ciliegi in fiore alla cultura del lavoro, passando per la filosofia zen, la letteratura, i manga, i cartoni animati e i videogiochi.

 

Yamato. Un viaggio nel Giappone che non vi hanno mai raccontato

di Giorgia Sallusti 

Una produzione Emons Record

Lo puoi ascoltare qui.

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